Fondo per la transizione industriale

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale è un fondo di 300 milioni di euro finalizzati al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UE mediante la realizzazione di investimenti volti all’incremento dell’efficienza energetica.

A chi si rivolge

Il 50% delle risorse del fondo è riservata alle imprese energivore. La restante parte può essere utilizzata da qualunque azienda sul territorio italiano iscritta al registro delle imprese. E’ particolarmente attinente per le imprese del settore estrattivo e manufatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007.

Le attività finanziate

Le aziende che vorranno attingere alle risorse del fondo dovranno:

  • perseguire una maggiore efficienza energetica (art. 38 GBER) o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento (art. 14 e art.17 GBER). A tale scopo sono concesse agevolazioni pari al 30% delle spese. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone A e del 5% per investimenti effettuati nelle zone C.
  • utilizzare le risorse in modo più efficiente, riducendo o riutilizzando le stesse, o riciclando materie prime nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER. sono concesse agevolazioni, pari al 40% delle spese ammissibili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone a e del 5% per investimenti effettuati nelle zone c
  • installare impianti di autoproduzione energetica da fonti rinnovabili, idrogeno o impianti di cogenerazione ad alto rendimento (incluse spese accessorie fino al 40% connesse all’installazione dell’impianto). Sono concesse agevolazioni pari al 45%. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese.

Tra le spese ammissibili all’agevolazione sono inclusi anche:

  • l’acquisto o la costruzione di immobilizzazioni sul suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
  • le opere murarie (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
  • l’acquisto di Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
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  • consulenze, o la formazione del personale connessa al progetto e lo sviluppo di programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

Come funziona

E’ possibile presentare una domanda per unità produttiva indipendentemente dai diversi di obiettivi ambientali perseguiti.

Le domande potranno essere presentate mediante il portale virtuale su Invitalia dalle ore 12.00 del 10 ottobre 2023 alle ore 12.00 del 12 dicembre 2023. Le domande valutate positivamente avranno accesso alle agevolazioni fino all’esaurimento del fondo. Sarà redatta una graduatoria che verrà pubblicata sul sito web di Invitalia entro 30 giorni dal termine per la presentazione delle domande.

I progetti dovranno essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo e dovranno prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro.

È obbligatorio allegare la relazione tecnica economica, da redigere nella forma di perizia asseverata, da parte di ingegneri, periti industriali o geologi iscritti all’ordine professionale di riferimento ovvero facenti parte dell’organico della società richiedente, EGE (Esperto in Gestione dell’Energia, ESCO, etc. )

Come ES possiamo fornire il supporto per la parte di progettazione tecnico numerica per implementare un progetto volto alla maggiore efficienza o all’installazione di impianti fotovoltaici o impianti di cogenerazione ad alto rendimento. Contattaci per maggiori approfondimenti.