Dopo la pubblicazione dei Decreti attuativi sugli interventi di efficientamento energetico degli edifici previsti dal decreto Rilancio, che definiscono i requisiti tecnici per il Superbonus 110%, la modulistica e le modalità di trasmissione dell’asseverazione agli organi competenti, è arrivato anche il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate (8 agosto 2020).
Il risparmio energetico è uno degli elementi centrali del provvedimento: il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, che fissa gli obiettivi di riduzione delle emissioni, potrà così contare anche sul contributo di abbattimento delle emissioni di CO2 del settore residenziale.
Ecco i link dove poter recuperare tutti i provvedimenti:
Agenzia delle entrate – Provvedimento 8 agosto: www.agenziaentrate.gov.it/
MISE – Decreto Asseverazioni: www.mise.gov.it/
MISE- Decreto Requisiti: www.mise.gov.it/
Si tratta di un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Tra le novità introdotte, è prevista la possibilità, al posto della fruizione diretta della detrazione, di optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.
Il Superbonus si applica agli interventi effettuati da:
1. Interventi principali o trainanti:
2. Altri interventi aggiuntivi
Oltre agli interventi trainanti sopra elencati, rientrano nel Superbonus anche le spese per interventi eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi principali di isolamento termico, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di riduzione del rischio sismico. Si tratta di:
La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.
In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.
La cessione può essere disposta in favore:
Inoltre i soggetti che ricevono il credito hanno, a loro volta, la facoltà di cessione.